L'addetto al primo soccorso aziendale è il responsabile degli atti che possono essere eseguiti dal personale non medico prima dell'arrivo del personale medico in seguito a un infortunio o a un malore di una persona in un contesto di lavoro. Ce ne parla approfonditamente l'associazione Life Academy, un punto di riferimento per i corsi di primo soccorso a Udine. Tale figura deve essere annoverata nel contesto della gestione delle emergenze: l'addetto, in pratica, è colui che è stato individuato per eseguire gli interventi che servono a preservare la vita del soggetto infortunato. Non è necessario che l'addetto al primo soccorso aziendale abbia una qualifica medica.
Tocca al datore di lavoro scegliere e nominare le persone a cui spetta il ruolo di addetto al primo soccorso: tale decisione deve essere presa tenendo conto delle dimensioni dell'azienda, della sua natura e del tipo di operazioni che vi si svolgono. Nel caso in cui in azienda sia presente il medico competente, egli deve essere coinvolto nell'individuazione degli addetti. Sempre il datore di lavoro ha facoltà di decidere quanti devono essere gli addetti, anche in base alle loro caratteristiche psicologiche e fisiche.
Ma quali sono le mansioni di cui si deve occupare un addetto al primo soccorso aziendale? Il suo primo compito è quello di chiamare i soccorsi, contattando gli operatori delle centrali 112 e fornendo loro, nel modo più chiaro possibile, tutte le informazioni di cui ci può essere bisogno: la situazione di salute del soggetto infortunato, l'indirizzo del posto, il numero di persone che sono state coinvolte, e così via. Per un addetto è molto importante avere le competenze indispensabili per identificare un'emergenza sanitaria: si tratta, cioè, di essere in grado di valutare nel più breve tempo possibile la scena, non solo per verificare le condizioni di chi è stato colpito da infortunio, ma anche per porre in essere tutte le tecniche di autoprotezione che servono per assicurare la propria incolumità personale.
Solo dopo che ci si è concentrati su questi aspetti si può pensare di iniziare a mettere in atto gli interventi di primo soccorso, che devono assicurare le funzioni vitali del soggetto coinvolto, di cui deve essere valutata la posizione. In caso di necessità, si può procedere con la respirazione artificiale, con un massaggio cardiaco esterno o con le varie manovre indispensabili per far sì che le vie aeree rimangano libere. Il riconoscimento dei sintomi palesati dal soggetto infortunato è molto prezioso in questa fase. Occorre che l'addetto sia consapevole degli specifici rischi che caratterizzano l'attività svolta, e che quindi sia in possesso delle conoscenze necessarie per trattare i traumi.
Per quel che concerne il primo soccorso nelle organizzazioni di lavoro, le aziende sono state classificate in tre categorie differenti. Il gruppo A include le unità produttive con più di 5 lavoratori, le unità produttive con attività industriali e le unità produttive del comparto agricoltura con più di 5 lavoratori a tempo indeterminato; il gruppo B, invece, annovera tutte le unità produttive con più di 2 lavoratori che non fanno parte del gruppo A; ilgruppo C, infine, comprende tutte le unità produttive con 1 o 2 lavoratori che non rientrano nella casistica del gruppo A.