Per trasportare qualsiasi materiale c’è bisogno di un apposito contenitore, fatto di un materiale specifico per quella sostanza e che possieda la grandezza richiesta per poter trasportare il quantitativo voluto della sostanza presa in considerazione.
Possedere degli imballaggi resistenti è fondamentale anche per rimanere in linea con la tutela ambientale. In alcuni casi, fusti poco resistenti cedono e sversano il loro contenuto nell’ambiente. Il mondo dei trasporti fa largo uso di imballaggi per ogni via di comunicazione: che sia via mare, via terra o via aerea. la cosa più importate da fare è solo una: trovare il modello giusto. Gli imballaggi possono trasportare con sè qualsiasi cosa: da sostanze pericolose a sostanze liquide, da liquide a solide.
Non tutte le sostanze però hanno le stesse caratteristiche chimiche, per questo è importante scegliere forma, dimensione e materiale adatti per la vostra sostanza. Per fare questo al meglio potete affidarvi al sito vwww.tanksinternational.it. L’azienda in questione adotta un modello particolare e poco conosciuto qui in Italia: si occupa sia di produzione dei fusti che del loro trasporto. Per questa ragione, qualsiasi sia il vostro intento di export/import, questa sembra essere una delle aziende più serie e importanti del settore. I fusti disponibili sono di ogni materiale: dalla plastica ai fusti metalli , tutti disponibili in diverse misure.
Breve storia degli imballaggi
Perché è così utile capire il tipo di imballaggio corretto da utilizzare? Sembrano degli elementi tutto sommato scontati, ma non era così prima del 1800/1700 quando si cominciò a capire come lavorare la latta. Per latta, da cui deriva l’dierno nome lattina, si intende una lega metallica composta da una lamina di ferro ricoperta di stagno, infatti viene anche chiamata banda stagnata. A partire dal medioevo già si sapeva come lavorare la latta, ma il suo uso nella storia degli imballaggi avviene solo dopo, quando si capì come sfruttare questo composto per preservare gli alimenti.
Inizialmente, gli alimenti erano riposti a diretto contatto con la stessa latta, poi con il tempo sono cambiati sia gli imballaggi che il modo in cui essi vengono prodotti. Da quel momento in poi si diede un grande sprint al fenomeno della globalizzazione. Perché? per il semplice fatto che da quel momento in poi tutti gli alimenti potevano essere facilmente trasportati, anche da cotti.
La plastica
Altro importante materiale utilizzato per proteggere le sostanze è la plastica. A partire dal 1976 ( fonte National Geographic), un certo Thomas Lunsford brevettò le scatole blister: scatole trasparenti , resistenti e molto più leggere persino del cartone che si prestano utilissime a svolgere qualsiasi funzione. Sono certamente anche economiche e versatili ma non per questo rappresentano il tipo di packaging da preferire: Il problema principale infatti sta nella difficoltà dello smaltimento di questi imballaggi di plastica e quindi nel loro elevato impatto sull’ambiente.
Gli imballaggi utilizzati oggi dalle industrie sia alimentari che non sono in generale i fusti in acciaio. Questi ultimi possono contenere al proprio interno carburanti e petrolio in generale e sopratutto hanno un grosso vantaggio: la capienza. I fusti in acciaio possono arrivare ad una capienza persino di 200 Litri e questo certamente risulta essere più comodo per le aziende adibite al trasporto.
Il cartone
Piccola curiosità: anche il cartone, come sappiamo, è impiegato nel mondo degli imballaggi. Il suo problema ovviamente sta nel fato che non può contenere sostanze chimiche liquide e che rimane comunque molto leggero e poco resistente per i trasporti di tipo industriale. La cosa particolare però è che il suo impiego nel mondo degli imballaggi risale solo alla fine del 1800, quando un’industria Inglese lo utilizzò per la prima volta.
Abbiamo quindi visto le principali tipologie di imballaggi, dove acquistarli e come hanno cambiato l storia del nostro mondo. Fate la scelta giusta!