Un argomento che le donne hanno decisamente a cuore è la scelta del proprio anello di fidanzamento con diamante.
Tanto caro alle donne quanto caro, a livello monetario, per gli uomini, anche perché, tale scelta da parte dell’uomo, nonostante i suggerimenti del proprio partner circa modello, tipo di solitario con diamante e colore può rivelarsi molto complessa.
Ne esistono, infatti, di svariati tipi, di ogni foggia e di ogni design, da quello più semplice a quello più impegnativo, personalizzato o con l’impiego di pietre preziose.
Anello di fidanzamento con diamante: le origini di questo dono
Secondo la tradizione, l’uomo regalava alla donna l’anello solitario come proposta di matrimonio nella speranza di una risposta affermativa, e in tale caso, si stabiliva la data di nozze di lì ad un anno preciso.
L’anello di fidanzamento con diamante sanciva il rapporto tra uomo e donna e bastava portarlo al dito per sentirsi davvero fidanzate, valore importante per ogni donna perché rappresentava il passaggio da ragazza a donna.
Quindi, il solitario con diamante rappresenta un simbolo molto forte per dichiarare il proprio amore e sancire un forte legame, tale dono rappresenta il momento in cui una persona sceglie l’altra per trascorrere assieme il resto della propria vita, di conseguenza si capisce bene quanto sia importante scegliere il momento giusto per regalarlo; ecco perché abbiamo ideato una lista di validi consigli per aiutarvi a trovare il modello perfetto.
Come primo suggerimento, una volta giunti in gioielleria, si dovrebbe avere chiaro il budget su cui impostare l’acquisto, senza sminuire la qualità, quindi comprare una anello di fidanzamento con diamante di qualità massima con il budget a nostra disposizione, ma soprattutto essere un minimo preparati sull’argomento effettuando una bella ricerca su internet sui vari costi e modelli.
Una volta definito il budget a disposizione, occorre scegliere il metallo prezioso dell’anello di fidanzamento, tra le 3 opzioni più richieste:
- oro giallo,
- oro bianco,
- platino.
Anelli di fidanzamento in oro giallo sono da sempre la scelta più classica; la purezza dell’oro giallo renderà più intenso il colore e farà salire i carati: il più venduto è sicuramente il 18 carati.
Se optiamo per una scelta più contemporanea, allora dobbiamo puntare su un anello in oro bianco.
L’oro bianco per avere quell’aspetto così brillante, è ricoperto da un fine strato di rodio, attraverso un processo chiamato proprio rodiatura, che scemerà con il tempo, restituendo il colore originale giallo all’oro, quindi, di tanto in tanto, andrà rifatta la placcatura per ottenere di nuovo la luminosità originale.
L’ultima opzione è un bellissimo anello solitario in platino: metallo estremamente raro e altamente pregiato, luminoso e con un costo assolutamente più elevato rispetto all’oro, ma durevole nel tempo, più puro e ipoallergenico.
A questo punto, si dovrà procedere con la scelta del diamante per il proprio anello solitario, proprio perché parliamo di un materiale resistente e durevole nel tempo come sottolinea la sua stessa etimologia: derivante dal greco, “adamas”, significa indomabile e invincibile, sottolineando proprio le qualità di questa pietra, dura e resistente come simbolo di una promessa eterna.
Esistono diversi aspetti quando si sceglie il diamante e il gioielliere di fiducia dovrebbe spiegarli con attenzione: bisogna cioè far attenzione alle 4C del diamante che determineranno qualità e valore:
- Carato,
- Colore,
- Clarity (purezza),
- Cut (taglio ).
Il carato è l’unità di misura in riferimento al peso del diamante, ogni carato è formato da 100 punti; un anello di fidanzamento valido quindi deve avere su una pietra da almeno 0,50 carati, a salire.
Il colore del diamante è valutato da una scala che utilizza le lettere dell’alfabeto, dalla D alla Z: la lettera D corrisponde a pietre rarissime con totale assenza di colore, proseguendo fino alla lettera Z dove i diamanti hanno una maggiore presenza di colore giallo.
La purezza del diamante segue sempre una scala, per capire quanto esso sia privo o meno di quelle inclusioni naturali che avvengono durante il processo di cristallizzazione.
Queste imperfezioni naturali sono stabilite da uno strumento che ingrandisce di 10 volte la pietra originale attribuendo i valori della sua purezza: FL è il diamante perfetto, senza alcuna inclusione.
Ultimo, il taglio che conferisce al diamante gran parte della sua bellezza e brillantezza.
Il taglio più comune è quello rotondo, “a brillante”, seguito da taglio quadrato “princess”, a cuore, a goccia, a marquise, a smeraldo, ovale.
Grazie a questi validi consigli non resta che procedere al grande passo e donare il nostro pegno d’amore; esso verrà indossato all’anulare della mano sinistra, lo stesso dito della fede nuziale, quindi per rendere indimenticabile quel momento non occorre altro che un po’ di magia, originalità e un pizzico di romanticismo.
Al resto provvederà il fattore sorpresa dato proprio dal nostro solitario con diamante, del resto: “un diamante è per sempre”.