Diverse tipologie di aziende che operano in vari settori hanno la necessità di acquistare delle macchine costruite e progettate su misura per loro e per i loro progetti. In questo modo, ciascuna esigenza viene rispettata nei minimi dettagli non solo per quanto riguarda la funzionalità, ma anche altri fattori importanti come: volume di lavoro, flussi lavorativi, spazi disponibili e tempistiche.
Queste aziende si interessano non solo al macchinario, ma anche alla sua stessa fornitura iniziale e di ricambistica, accessori e consumabili volti alla sua operatività quotidiana.
Impianti non distruttivi magnetoscopici: come funzionano e cosa sono
La sigla MT indica il controllo magnetico di difetti superficiali e tale attività viene solitamente effettuata su strutture o componenti precedentemente realizzati in ferromagnetico. Se questo materiale non è presente, allora i metodi volti al controllo superficiale sono altri, come quello dei liquidi penetranti.
La caratteristica in questione è fondamentale dato che questo sistema sfrutta esattamente i campi magnetici per verificare se il macchinario rispetta determinati standard o meno. In pratica, il pezzo che dev’essere esaminato viene sottoposto a un campo magnetico: questo ha delle caratteristiche particolari, ossia è perpendicolare e viene posto verso la direzione del materiale che si suppone sia discontinuo. Quindi si procede irrorando il pezzo con dei liquidi magnetici appositi, che possono essere a umido oppure a secco.
Comunemente si utilizza il primo metodo. E’ però anche possibile usare delle polveri di colore a contrasto, così che la discontinuità del materiale sia molto più visibile. Anche i prodotti fluorescenti sono ottimi per dare visibilità a tali difetti, in quanto è possibile illuminare tali zone con delle apposite lampade a raggi ultravioletti.
La magnetizzazione dello strumento comporta un orientamento lungo le linee del campo magnetico, precisamente il flusso, da parte delle particelle magnetiche. Il campo viene normalmente deviato qualora siano presenti discontinuità o crepe lungo la superficie, ed è per tale motivo che le particelle tendono ad addensarsi su queste zone. In questo modo sarà più facile rilevarle e farle poi ispezionare da un operatore apposito.
Una volta concluso correttamente questo procedimento è possibile utilizzare dei dispositivi appositi che consentono di smagnetizzare lo strumento. Quindi tutto il campo magnetico verrà rimosso. A seconda delle esigenze del cliente, è anche possibile richiedere una pulizia volta a rendere il pezzo utilizzabile da subito. Per ottenere maggiori informazioni riguardante questo metodo e gli altri disponibili per effettuare dei controlli superficiali su vari pezzi, si raccomanda di visitare il seguente sito web: https://www.deltaflux.it.
Impianti a liquidi penetranti non distruttivi: come funzionano
La sigla PT indica il controllo dei difetti superficiali a liquidi penetranti, nonché un sistema appositamente sviluppato al fine di consentire la verifica di strutture o componenti che sono stati precedentemente realizzati con qualsiasi tipologia di materiale.
Nel caso in cui tali strumenti sono costituiti dal ferromagnetico, allora si può usare il sistema precedentemente descritto. Nello specifico, il sistema in questione prevede in primo luogo un lavaggio accurato del pezzo, seguito dall’applicazione del liquido penetrante. Quest’ultimo può essere usato mediante immersione, pennello o spruzzatura.
Il procedimento prevede un tempo di attesa adatto, volto a permettere al liquido di penetrare nei vari difetti superficiali del pezzo. Successivamente si lava la superficie dal liquido applicato in eccesso, cospargendo la superficie con un rilevatore o sviluppatore apposito.
Quando è trascorso il tempo di azione, questi ultimi permettono al liquido penetrante di riaffiorare esattamente nelle zone dove sono presenti discontinuità o cricche. Grazie a questo metodo è possibile rilevare la presenza di difetti in superficie tramite delle lampade a ultravioletti, che verranno impiegate da un operatore.
In conclusione, si raccomanda di affidarsi a delle aziende specifiche che non solo costruiscano dei macchinari su esatta misura, ma offrano anche dei sistemi volti a garantire la perfezione del mezzo usato e considerare eventuali difetti in superficie.