Scegliere il giusto caricabatteria Piombo-acido è fondamentale per il buon funzionamento della stessa – e questo significa, soprattutto, capire come funziona il caricamento di questo tipo di batterie e decidere di conseguenza. Una buona norma da tenere sempre presente è che, anche per quelle rare batterie Piombo-acido che vengono descritte come “ricaricabili anche se completamente scariche”, questa pratica non è mai consigliabile, ed è meglio intervenire quando sono circa a metà della propria carica. Ma come?
Un buon caricabatteria Piombo-acido effettua nella fase iniziale la gran parte della carica, e successivamente la completa, più lentamente, fino al 100%. Ma non basta: la carica più rapida della fase iniziale deve essere regolata in velocità, per evitare lo sviluppo di un calore eccessivo. Questo infatti porterebbe le piastre metalliche della batteria a deformarsi, il che causerebbe un cortocircuito, danneggiando la batteria in maniera irreparabile. I migliori caricabatteria Piombo-acido (usati soprattutto per le batterie delle automobili) dispongono infatti di sistemi di verifica della temperatura, così da poter tenere sotto controllo il ritmo di somministrazione della carica e non causare danni.
Un’ulteriore funzione importantissima per un caricabatteria piombo-acido è quella di poter monitorare l’intero processo di carica, così da smettere di somministrare energia alle celle già piene e immetterne invece solo in quelle scariche. La spesa, sicuramente, sale con questo genere di optional, ma l’alternativa è rischiare un aumento incontrollato della temperatura e anche l’esplosione della batteria stessa; questi sistemi garantiscono invece la massima sicurezza anche con una carica rapida. In alternativa, è possibile caricare la batteria a bassissima potenza, ma occorreranno tempi molto più lunghi, e dovremo comunque assicurarci di scollegarla manualmente appena raggiunta la piena carica.